L’AZIONE DI REGOLAZIONE

Per poter soddisfare esigenze di diversi tipi di risposta di regolazione, esistono diversi tipi di azione. Essi possono essere classificati genericamente come segue.

Azione di regolazione a due posizioni o acceso-spento.Questo é il tipo di azione più semplice ed ovvio. Un esempio tipico di azione di regolazione a due posizioni é quello di un relé aperto o chiuso, senza possibili posizioni intermedie. Un esempio di azione acceso-spento é quello di un termostato preposto all’avvio o all’arresto del motore di un ventilatore. Ogni regolatore a due posizioni ha bisogno di una differenziale, per impedirne la “oscillazione ovvero un funzionamnento carattenzzato da cicli troppo serrati. Questo difenziale é la differenza tra il valore della variabile controllata in corrispondenza quale il regolatore assume una posizione, e il valore in comspondenza del quale assume l’altra posizione. In un termostato il differenziale si esprime in gradi di temperatura. Il differenziale di un regolatore é normalmente meno ampio del differenziale operativo dell’impianto HVAC, per via dei ritardi intrinseci nella risposta dello strumento e nel funzionamento dell’impianto.

Azione a due posizioni, controreazionata. Questo tipo di azione di regolazione viene adottata per ridurre l’effetto dei ritardi dell’impianto sul differenziale operativo
mediante la riduzione artificiale del tempo di “acceso” o “spento”, anticipando la risposta dell’impianto.
Un termostato di riscaldamento può essere provvisto di un piccolo riscaldatore interno, che si attiva durante i periodi di “acceso”, alternando cosi il segnale letto dal termostato. Questo meccanismo viene chiamato “anticipatore di calore”.

Azione flottante. Questo termine si riferisce all’azione di un organo di regolazione capace di fermarsi in un punto qualunque della sua corsa, e di invertire il senso del proprio movimento anche prima di aver completato la corsa. Il regolatore deve avere un “punto morto” o zona neutra in cui non invia alcun segnale, ma permette al dispositivo di “flottare” in posizione di parziale apertura. Questo sistema, per poter funzionare efficacemente, richiede una elevata rapiditä di risposta della variabile controllata altrimenti non riesce a fermarsi in un punto intermedio.

Regolazione modulante. L’aggettivo modulante sta ad indicare che l’uscita del regolatore può variare in modo continuo, entro i limiti del suo campo. In questo caso l’organo di regolazione si cerca la posizione che corrisponde, nel suo campo operativo, al valore di uscita del regolatore.

E’ opportuno introdurre per questo caso alcune nuove definizioni:

“Banda proporzionale” (Xp) é l’entitä della variazione del valore della variabile controllata che provoca lo spostarnento dell’attuatore dell’organo di regolazione da un estremo all’altro della sua corsa.
“Valore prefissato” (Xs) é quello sul quale il regolatore è predisposto, e corrisponde al punto di funzionamento desiderato per la variabile controllata.
“Valore regolato” (Xi) é il valore effettivo/misurato della variabile controllata. Se il valore regolato é contenuto entro la banda proporzionale del regolatore, si dice che esso é sotto controllo. Quando invece il valore regolato non é contenuto entro i limiti della banda proporzionale, si dice che é fuori controllo.
“Scostamento”, o deviazione del valore regolato, é la differenza tra il valore prefissato ed il valore regolato.
Questa differenzia viene talvolta indicata anche con i nomi di deriva o scarto. L’entità dello spostamento massimo teoricarnente possibile corrisponde all’intera banda proporzionale, ma anche questo limite pub essere superato, in situazioni di fuori controllo.

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